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La Milano-Torino in 5 date: Costante Girardengo e quella fuga solitaria del 1923

05/08/2021

Dopo i primi, pionieristici anni in cui si disputò tra diverse interruzioni, la Milano-Torino ritornò un appuntamento fisso dal 1913, e da lì a poco trovo il proprio dominatore in Costante Girardengo, il primo “Campionissimo” del ciclismo italiano.

Il corridore di Novi Ligure, detto anche “l’omino di Novi” per la bassa statura, si aggiudicò cinque edizioni: 1914, 1915, 1919, 1920 e 1923.

 

Nel 1914, giovanissimo, vinse in volata battendo Giuseppe Azzini e Carlo Durando, dopo 253 chilometri corsi sotto la pioggia a 26 km all’ora di media.

L’anno successivo lasciò la Maino per accasarsi alla Bianchi, fortissimamente voluto dal d.s. Cavedini che stravedeva per lui. Nel 1915 la corsa si disputa il 25 aprile, si decide tutto in una volata a cinque dove la spunta di nuovo Girardengo, davanti a Roncon, Bordin, Corlaita e Aimo.

Nel 1919 e nel 1920 altre due vittorie in altrettanti sprint.

Il “Gira” è ormai già il più vittorioso nella storia della corsa, ma ancora non gli basta. D’altronde è questa la caratteristica dei Campionissimi: la loro onnivora voglia di vincere sempre e su tutti i terreni, e allora si tiene la sua più grande impresa per l’ultima vittoria, datata 15 aprile 1923.

Quell’anno si è affacciato un altro avversario, Giovanni Brunero, ex bersagliere ciclista nella Prima Guerra Mondiale, che tiene bene in pianura e fa il diavolo in salita.

Sulle pendenze di Mosso infatti Brunero allunga, seguito da Aimo e Girardengo; Belloni e Trentarossi dapprima soffrono ma poi si riportano sui tre di testa.

A Ivrea Girardengo gioca d’anticipo, forza e quando si gira a controllare alla sua ruota sono rimasti solo Aimo e Brunero.  Ma ancora per poco.

Verso Castellamonte Aimo alza bandiera bianca; Brunero invece deve cedere alla sfortuna della rottura di un pedale.

A quel punto “l’omino di Novi” si ritrova in testa solitario, al Motovelodromo di Torino mancano ancora 70 chilometri ma lui non si scoraggia, anzi macina distanza e avversari tagliando il traguardo con 7’ e 30” su Belloni, Brunero e Aimo.

Fu l’ultima vittoria di Girardengo in questa gara, e si può forse dire sia stata la più bella.

Di certo è quella che lo ha reso il più vincente nella storia della Milano-Torino.

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