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La Milano-Torino in 5 date: Saronni, 1982

17/09/2021

Il biennio 1982-83 fu il periodo d’oro di Giuseppe Saronni, in cui conquistò gran parte dei numerosi successi per il quale viene ricordato.  Ma la prima grande vittoria che inaugurò quel momento di grazia la ottenne alla Milano-Torino, il 7 marzo 1982.

Ancora una volta la corsa più antica del mondo è stata principio, oracolo, profezia.

Erano gli anni del grande dualismo tra lui e Francesco Moser, in cui l’Italia si stropicciò gli occhi di fronte a due campioni assoluti che battagliavano ad ogni gara, su tutti i terreni.

Quando Saronni vinse il suo primo Giro d’Italia nel 1979, Moser arrivò secondo.

Nell’82 Saronni fece il bis alla Corsa Rosa, e Moser lo imitò l’anno successivo.

Nell’86 a conquistare il Giro fu Visentini, ma davanti a indovinate chi? Saronni (2°) e Moser (3°).

Nel 1982 Saronni passò alla Del Tongo-Colnago e nei primi mesi con la nuova maglia vinse subito Milano-Torino, Tirreno-Adriatico, Giro del Trentino e Giro di Svizzera.

Al Giro d’Italia, nonostante la vittoria nella tappa Cuneo-Pinerolo, alla fine dovette accontentarsi del sesto posto in generale.

A quel punto il grande obiettivo stagionale era il Campionato del Mondo, ma durante l’estate fu funestata dalla scomparsa in un incidente di Carlo Chiappano, suo direttore sportivo fin dal suo passaggio al professionismo nel 1977.

Nonostante questo Saronni riuscì a presentarsi in buona condizione alla corsa iridata, e il 5 settembre 1982 andò a trionfare a Goodwood, in Gran Bretagna, anticipando i favoritissimi Greg LeMond e Sean Kelly grazie a uno scatto a 500 metri dall’arrivo: la “fucilata di Goodwood”, come rimase nella memoria collettiva.

Per non farsi mancare nulla, concluse la stagione con la vittoria in volata al Giro di Lombardia.

Nella primavera 1983 si aggiudicò la Milano-Sanremo, quarto a riuscirci in maglia iridata dopo Alfredo Binda, Eddy Merckx e Felice Gimondi, grazie a un attacco sul Poggio che lo portò a prevalere in solitaria con 44″ sul secondo, Guido Bontempi.

Sempre in maglia iridata concluse questa serie di successi nel giugno 1983 con la seconda vittoria al Giro d’Italia, davanti a Visentini e Fernandez.

Un biennio d’oro che però, come si diceva, ha una data d’inizio precisa, il 7 marzo 1982.

Quel giorno Saronni, dopo 266 chilometri di gara corsi ad oltre 49 km/h di media, battè tutti gli altri migliori in volata sul traguardo di Torino.

Tra questi c’era anche Francesco Moser, il rivale di sempre, che quella volta dovette accontentarsi del 7° posto.

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